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Inaugurazione del Centro I giusti di Sicilia

un bene confiscato alla Mafia diventa un centro di cultura e memoria

Lunedì 13 giugno 2022 è stato inaugurato il ‘Centro i giusti di Sicilia’ a Marsala, in provincia di Trapani, nell’ambito del “Trentennale delle stragi di mafia”, promosso dal Comune di Marsala e patrocinato dall’Associazione Nazionale Magistrati. La determinazione di Don Francesco Fiorino, la disponibilità dell’Amministrazione comunale e la fondazione “Opera di religione Monsignor Gioacchino Di Leo” hanno permesso la riqualificazione di un bene confiscato alla Mafia. Alla cerimonia erano presenti, insieme a Don Francesco Fiorino: il Sindaco di Marsala Massimo Grillo, il Vescovo Domenico Mogavero, autorità civili, militari e religiose.

L’edificio nella piazza principale è stato trasformato in un luogo di cultura e memoria ed è stato così restituito alla comunità. Il Centro ha l’obiettivo di tenere vivo l’esempio di figure siciliane che si sono assunte la responsabilità di lottare per un Paese migliore.

Condividiamo con piacere il progetto educativo riportando le parole di Don Fiorino, Direttore del Centro.

”Si assiste in Sicilia a comportamenti e gesti improntati a grandi virtù come a crudeli efferatezze. Come pure, accanto a capolavori di straordinaria bellezza artistica si vedono scene di trascuratezza mortificanti. E ugualmente, a fronte di uomini e donne di grande cultura, molti bambini e ragazzi evadono la scuola rimanendo tagliati fuori da una vita umana dignitosa. La quotidianità siciliana assume forti tinte, come gli intensi colori del cielo e dei fiori, dei campi e del mare, che risplendono per la forza della luminosità solare. Non a caso tanto sangue è stato versato per la mano di violenti ma anche per la resistenza umile ed eroica dei santi e dei giusti, servitori della Chiesa e dello Stato”. Così Papa Francesco nel discorso ai Vescovi ed ai sacerdoti delle Chiese di Sicilia lo scorso 10 giugno.

In un tempo come il nostro dove la storia contemporanea è quasi sconosciuta, occorre far conoscere le persone migliori e che hanno dato al loro cammino esistenziale un senso positivo e per il bene di tutti. Le 40 figure esemplari e attuali, che vengono presentate nel Centro “I giusti di Sicilia”, che stiamo per inaugurare, sono tutte nate e vissute nella splendida e tormentata Sicilia. La Regione d’Italia che in ogni parte del mondo viene spontaneamente e ingiustamente associata alla mafia, alla rassegnazione, alla resa incondizionata alla corruzione politica, al disimpegno civile. Nel presente anno – in cui ricorre il trentesimo anniversario delle stragi mafiose di Capaci e di via D’Amelio a Palermo - la conoscenza approfondita del concreto vissuto e dell’impegno socio-culturale di questi testimoni potrà spronarci ad una più intesa formazione umana e cristiana per continuare con creatività e passione la lotta contro le organizzazioni criminali, contro la mentalità mafiosa, contro le ingiustizie socio-economiche. Il Centro è stato pensato per rivolgerci innanzitutto ai giovani, per sostenere e valorizzare i loro talenti, slanci e il loro studio, ma ne trarranno sicuro giovamento anche coloro che intendono promuovere la pratica della giustizia e l’apertura concreta e solidale al bene comune.

Significative e chiare furono le parole dell’allora prof. Sergio Mattarella, fratello di Piersanti, che era stato presente a Mazara del Vallo il 22 dicembre 2012, alla presentazione dell’idea progettuale dei “Giusti di Sicilia”, poi eletto XII Presidente della Repubblica Italiana, che affermò: «ricordare le figure raccolte in questo piccolo elenco non è solo un modo di non disperdere la memoria delle persone - e sono tante, molte più di quelle citate qui - che hanno segnato positivamente la storia della Sicilia, ma è anche un'esortazione a che ciascuno faccia nel proprio compito e nel proprio modo il proprio dovere nel modo migliore. Che la mafia vi sia e sia purtroppo profondamente e negativamente incisiva è vero ed è importante che questo messaggio non scompaia e che l'allarme non si sottovaluti. Ma è importante che in parallelo passi il messaggio dato da chi ha vissuto nel rispetto del proprio dovere e delle regole morali e civili».

Il Centro “I giusti di Sicilia”, che significativamente qui a Marsala sorge in un bene confiscato alla mafia, in stretta collaborazione tra il Comune di Marsala e l’Opera di Religione G. Di Leo (una fondazione direttamente collegata e promossa da Vescovo pro tempore della Diocesi di Mazara del Vallo), vuole essere un esempio positivo di sinergia tra una Ente dello Stato e un Ente della Chiesa Cattolica. Il Centro desidera essere aperto alla condivisione di eventi e progetti socio-educativi con altri enti e associazioni del Terzo Settore, ma anche con singoli cittadini e aziende che vogliano sostenere le diverse attività culturali e formative. Il Centro dispone di strumenti e materiali multimediali, di libri e pubblicazioni, che potranno utilizzare, con una puntuale programmazione, gli istituti scolastici e coloro che ne saranno interessati.

Inoltre i giovani che lo desiderano, utilizzando le 5 postazioni informatiche, potranno fare delle ricerche e degli approfondimenti sui “giusti di Sicilia” e sui loro insegnamenti di vita, ancora attuali e preziosi.

20 giugno 2022

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