La prevenzione dei genocidi è all'ordine del giorno della politica internazionale dopo le tragedie del Novecento in Europa e l'apertura di altri fronti di persecuzione e di sterminio nel mondo. Pietra miliare di questa tematica è la Convenzione per la prevenzione e punizione del crimine di genocidio del 1948, fortemente voluta dal giurista ebreo polacco Raphael Lemkin.
La sensibilità degli Stati è cresciuta con l'entrata nel nuovo millennio, ma rimane ancora molto limitata e troppo spesso impotente.