Dopo 7 anni di arresti domiciliari è stata liberata Aung San Suu Kyi, la leader della Lega Nazionale per la Democrazia, il partito di opposizione birmano.
Il suo primo comizio è stato accolto da una folla di più di 4 mila persone che la attendevano fuori dalla sede del partito. Il Premio Nobel ha parlato della possibilità di appoggiare la sospensione delle sanzioni internazionali contro la Birmania per una riconciliazione nazionale.
"Abbiamo sempre detto che dipendiamo dalle persone, non possiamo raggiungere i nostri obiettivi se non dipendiamo dalle persone - ha dichiarato -. Ora dobbiamo lavorare sistematicamente insieme. L’ho già detto e vorrei ripeterlo, dobbiamo lavorare insieme. Non vincerete mai solo sperando. Non potete ottenere quello che volete da soli. Dovete agire, essere molto coraggiosi. Dobbiamo trovare il modo giusto, un modo che non metta in pericolo le persone. E dobbiamo raggiungere i nostri obiettivi. Ho sempre creduto nella comprensione nazionale, dobbiamo andare in questa direzione. Non ho nessun risentimento verso quelli che mi hanno costretto agli arresti domiciliari. A loro dico che adesso non hanno più nessun bisogno di fermarmi".
Durante la conferenza stampa che ha seguito il comizio, la leader si è dichiarata pronta a incontrare il capo della Giunta militare Than Shwe e ha confermato che il suo partito pubblicherà un rapporto sulle elezioni che sono appena avvenute.