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Giornata dei Giusti 2022, dove seguirla in tv

la Rai dedica documentari, interviste e approfondimenti alle storie dei Giusti

Nei programmi di seguito elencati – ove non specificamente indicato – sono previsti spazi di approfondimento dedicati alla ricorrenza. Per approfondire: https://www.raicultura.it/spec...

Rai 1

Domenica 6 marzo

A Sua Immagine (10:30)

La puntata, declinata sul “fare il bene”, ricorderà la Giornata

Tgr

Giovedì 3 marzo

Lombardia

La redazione seguirà la cerimonia per i Nuovi Giusti che si svolgerà a Milano realizzando un servizio che andrà in onda all’interno delle edizioni dei Telegiornali. Anche Buongiorno Regione darà spazio all'iniziativa attraverso un'intervista a Francesco Cataluccio

Domenica 6 marzo

• RegionEuropa (11:25)

La rubrica realizzerà un servizio con intervista al Presidente della ONLUS Gariwo – la Foresta dei Giusti Gabriele Nissim.

I telegiornali regionali, laddove vi siano iniziative, garantiranno ampia copertura.

• Abruzzo

La redazione dedicherà servizi alla ricorrenza all’intero di Buongiorno Regione e/o nei telegiornali seguendo eventuali iniziative di celebrazione che dovessero realizzarsi sul territorio.

• Friuli-Venezia Giulia

La redazione in lingua italiana garantirà copertura informativa alla ricorrenza nei giornali radio e telegiornali.

• Puglia

La redazione realizzerà un servizio sulla figura di Giovanni Palatucci, ex Questore, Medaglia d’oro al merito civile riconosciuto “Giusto tra le Nazioni”.

• Emilia-Romagna

La redazione curerà un servizio su una mostra, a Bologna, dedicata ai giusti dell’umanità della Regione, arricchito, se possibile, dalle testimonianze di alcuni familiari dei giusti.

RaiNews24

Rainews24 coprirà l’evento con un inviato e con affacci in diretta nel corso della cerimonia prevista il 3 marzo a Milano.

Le Testate dedicheranno copertura informativa alla Giornata

Rai Premium

Domenica 6 marzo

Film Perlasca - Un Eroe Italiano (15:10)

Regia di A. Negrin, con L. Zingaretti, J.F. Garreaud, A. Sandrelli, F. Castellano, G. Lojodice

La storia di Giorgio Perlasca, eroe che ha salvato migliaia di vite dalla persecuzione nazista a Budapest.

Rai 5

Domenica 6 marzo

Visioni...e i salvati (ore 17:45 circa)

Per la Giornata dei Giusti dell’umanità Visioni, programma di approfondimenti culturali di Rai 5 rinnova il suo impegno con la storia, raccontando le storie di bambini scampati ai campi di concentramento perché nascosti da persone che ritenevano giusto farlo.

Dall'impatto che ebbero le leggi marziali o per meglio dire le leggi antiebraiche, al processo Eichmann che aprì quella che viene definita l’era del testimone, il documentario racconta l’importanza di ascoltare le parole di chi è sopravvissuto a quell'orrore. Fare e rifare le valigie, nascondersi sotto i letti, mentire, essere fuori legge, dimenticare il proprio nome indice delle proprie origini, assumere nuove identità. Così, in tutto, si salvarono circa 31mila persone. Tra questi Franco De Benedetti Teglio, Lia Levi la famiglia Sadun, persone che non hanno dimenticato, ma hanno continuato a rielaborare il loro vissuto alla ricerca di un senso che non c'è, se non nella memoria. Il racconto storico è affidato alla voce della massima esperta in materia, Liliana Picciotto e Mauro canali e alcune frasi della senatrice a vita Liliana Segre.

Di A. Greca, E. Avallone, F. De Angelis, P. Mordiglia, M. Serri, A. Tinti.

Rai Storia

Domenica 6 marzo

• Italiani - Carlo Urbani, una vita per gli altri (ore 9:30)

Un medico italiano, un infettivologo specializzato in malattie parassitarie tropicali, che ha lavorato negli angoli più remoti del nostro pianeta per portare la salute alle popolazioni disagiate, fino alla fine. Carlo Urbani è il protagonista di “Italiani”, con l’introduzione di Paolo Mieli. Nel 1999 Urbani diventa presidente della sezione italiana di Medici senza Frontiere proprio nell’anno in cui viene assegnato il Nobel per la Pace all’organizzazione umanitaria. Nel 2003 mentre, lavora ad Hanoi per l’OMS scoppia nel mese di febbraio il Sars-Cov 1. Il dottor Urbani intuisce immediatamente la pericolosità di questa nuova malattia. Impone le regole d’isolamento immediato e totale, salvando molte vite, scongiurando quell’epidemia pericolosa. La tenacia, la dedizione e il coraggio di Carlo Urbani non sono stati però sufficienti a salvarlo dal contagio. Il 29 marzo del 2003 muore a soli 46 anni. Ancora oggi il Vietnam lo onora come uno dei salvatori della nazione.

• Italiani - Giuseppe Puglisi beato e martire (10:30)

Palermo, sera del 15 settembre 1993: don Giuseppe Puglisi - parroco del quartiere Brancaccio dove è nato - è appena sceso dall’auto e sta per rientrare a casa, in piazzale Anita Garibaldi. Qualcuno gli spara alla nuca. Un’esecuzione mafiosa per l’uomo che più volte, pubblicamente, ha sfidato Cosa Nostra e si è battuto per dare futuro e speranza ai giovani. Ventisei anni dopo, Rai Cultura ricorda il suo coraggio e la sua testimonianza con il documentario di Antonia Pillosio. Il documentario racconta la vita e l’impegno di don Puglisi attraverso le immagini delle Teche Rai e le testimonianze di quanti lo hanno conosciuto. «Don Puglisi – sostiene lo storico Andrea Riccarci - anticipava il modo pastorale di lottare contro la mafia: colpire lui era colpire un’avanguardia. Io credo che Don Puglisi sia il modello per i preti dell’Italia del XXI secolo». Hanno collaborato l’Archivio G. Puglisi della Diocesi di Palermo, l’Archivio Centro Accoglienza “Padre Nostro” e l’Archivio Tgs.

• Italiani - Gino Bartali (12:00)

Soprannominato “Ginettaccio” per il suo carattere un po’ burbero, ma anche “L’uomo d’acciaio”, “Gino il Pio”, “L’intramontabile”, Gino Bartali è il protagonista del doc per il ciclo “Italiani”. Bartali nasce il 18 luglio 1914 a Ponte a Ema, nei pressi di Firenze. La sua famiglia è d’origine contadina. Da ragazzo lavora come apprendista meccanico nella bottega di un ciclista. Si mette in luce tra i dilettanti e, passato professionista, nel 1936, a 22 anni vince con la Legnano il suo primo Giro d’Italia, che conquisterà anche l’anno successivo. L’anno della consacrazione arriva nel 1938 quando trionfa al Tour de France. Gino intanto ha conosciuto Adriana Bani, che sarà l’amore di una vita e che sposerà nel 1940.

Bartali fin da giovane è un fervido credente, è iscritto all’Azione Cattolica, è devoto a Santa Teresa di Lisieux, è terziario carmelitano. Gli anni della guerra gli porteranno via la possibilità di tante vittorie, ma faranno uscire la sua grandezza d’animo. Gino, amico del cardinale Elia Dalla Costa, si mette al servizio di una rete clandestina per il salvataggio degli ebrei. Tante volte farà in bicicletta il tragitto tra Firenze e Assisi, a rischio della propria vita, per trasportare documenti falsi contribuendo così al salvataggio di circa 800 persone. Gino non racconterà mai in pubblico questa storia perché, come diceva, “Il bene si fa ma non si dice”. Tuttavia, dopo la sua morte riceverà i meritati riconoscimenti: Medaglia d’oro al Merito civile, viene dichiarato “Giusto tra le nazioni”, onorificenza conferita da Israele ai non ebrei che si sono distinti per aver salvato anche un solo ebreo durante la Seconda guerra mondiale. Nel dopoguerra arriveranno le altre grandi vittorie di Bartali e la rivalità con Fausto Coppi, molto diverso da lui per carattere: l’Italia è divisa ormai in bartaliani e coppiani. Gino vince il Giro d’Italia del 1946, il cosiddetto “Giro della rinascita”, proprio davanti a Coppi, che aveva vinto da suo gregario l’ultimo giro prima della guerra. Ma la più grande impresa sportiva di Bartali è la vittoria al Tour de France del 1948, a 34 anni e a 10 di distanza dalla prima. La sua vittoria avviene in un momento molto critico, quello dell’attentato a leader comunista Palmiro Togliatti, ed è ancora più importante perché contribuisce a favorire un clima di pacificazione nel Paese. Gino correrà fino alla metà degli anni ’50 e poi si dedicherà sempre al ciclismo come dirigente sportivo e commentatore. Verrà intervistato molte volte e non disdegnerà di apparire in diverse occasioni alla televisione. Bartali muore, all’età di 85 anni, il 5 maggio del 2000.

• Passato e Presente. Italiani giusti tra le nazioni (20:30)

La professoressa Anna Foa e Paolo Mieli raccontano chi sono i “Giusti tra le Nazioni” italiani, ovvero coloro che hanno compiuto imprese eroiche per salvare gli ebrei dalla Shoah tali da essere riconosciuti dalla Suprema corte israeliana ed essere insigniti del titolo di “Giusti” e come hanno agito. Secondo le stime più aggiornate, gli ebrei presenti in Italia nel settembre 1943, il periodo in cui ha inizio la Shoah nel nostro Paese, sono 38.994, di cui 33.452 italiani e 5542 stranieri. Di contro ai 7.172 deportati, morti o sopravvissuti, 31.822 ebrei, fra italiani e stranieri, non subiscono né arresti né deportazioni. Malgrado le persecuzioni gli scampati, fra gli ebrei presenti in Italia, risultano quindi più dell’80 per cento. Una percentuale elevata rispetto a molti Paesi d'Europa, che non può essere ricondotta alla sola opera di salvataggio compiuta dai Giusti italiani.

Portale Rai Cultura

Il Portale Rai Cultura pubblicherà uno Speciale che sarà disponibile al link:

https://www.raicultura.it/spec...

All’interno dello Speciale sono previste puntate monografiche su alcuni italiani Giusti tra le Nazioni (Carlo Urbani, Giuseppe Puglisi, Gino Bartali), un approfondimento sulla Giornata e la sua istituzione e un’intervista realizzata ad hoc a Gabriele Nissim, presidente di Gariwo:

https://www.raicultura.it/raic...

Rai Digital

RaiPlay Learning propone una collezione con diversi video su persone o gruppi che si sono distinti nella difesa della dignità e dei diritti umani di fronte a persecuzioni, genocidi, totalitarismi, crisi umanitarie: da Madre Agnes, che durante la guerra in Siria ha aperto le porte del suo monastero, agli eroi anonimi di Zarzis, in un villaggio nel sud della Tunisia alle prese con la tragedia dei migranti; dall'ambasciata italiana a Santiago del Cile, che ha dato rifugio a centinaia di oppositori di Pinochet, a Giovanni Borromeo e Giorgio Perlasca, entrambi protagonisti del salvataggio di tanti ebrei dalla persecuzione nazi-fascista. Di seguito il dettaglio dei contenuti:

• Giovanni Borromeo, l’uomo che ingannò i nazisti (da Voyager del 2017)

• Testimoni di Auschwitz (le esperienze di 15 sopravvissuti all'Olocausto - 2020)

• Perlasca: un eroe italiano (miniserie di Alberto Negrin 2002)

• Mother Fortress (di Maria Luisa Forenza 2018)

• Stage Fish (di Giulia Bertoluzzi 2018)

• Santiago, Italia (film documentario di Nanni Moretti - 2018)

• Nel nome del popolo italiano (4 Quattro docu-film che raccontano le vicende di quattro moderni eroi nazionali: il giudice Vittorio Occorsio, il presidente della Regione Sicilia Piersanti Mattarella, il professor Marco Biagi, il capitano Natale De Grazia - 2017)

• La fuga degli innocenti (La disperata odissea, durata dal 1941 al 1943, di un gruppo di ragazzini dell'Est - di Leone Pompucci 2004)

• I am the revolution (la storia delle donne che hanno osato sfidare i Talebani - di Benedetta Argentieri 2018)

• Tunnel della Libertà (due italiani, Luigi Spina e Domenico Sesta, partecipano alla costruzione del primo tunnel per consentire la fuga da Berlino Est a Berlino Ovest - documentario di Marcus Vetter (2021)

• Pane e Libertà – Giuseppe di Vittorio (miniserie di Alberto Negrin 2008)

• Borsellino, un eroe italiano (Speciale TG1 del 2019)

• Paolo Borsellino: Essendo Stato (di Ruggero Cappuccio 2016)

• Giovanni Falcone – C’era una volta a Palermo (di Graziano Conversano 2017)

• I ragazzi di Pippo Fava (di Franza Di Rosa 2014)

• Solo Insieme: la sorpresa di Francesco (docu-film su Papa Francesco di Gualtiero Peirce 2021)

• Hic Sunt Leones (Stefano Ricci e Gianni Forte raccontano le gesta di piccoli eroi quotidiani, quelle persone le cui imprese non entreranno mai nei libri di testo - 5 episodi 2020)

• Nuovi eroi (programma di Rai3 in 3 stagioni)

• Makongo – Bruchi (documentario di Elvis Sagin Ngaibino 2020)

La Collezione sarà in evidenza anche in Home Page.

Televideo

Il comunicato relativo alla cerimonia per i Nuovi Giusti - Giovedi 3 marzo - è stato pubblicato sul Televideo Nazionale alla pagina 676 con richiamo nell’indice 670 e ne sarà data evidenza sulle pagine di Televideo nella rubrica Almanacco alla pagina 413 con richiamo alla 401.

Domenica 6 marzo

Il ricordo della Giornata sarà evidenziato alla pagina 413

2 marzo 2022

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