Una riflessione sull'itinerario della lunga persecuzione di rom e sinti che ha trovato nel Porrajmos, il genocidio, il suo momento più tragico. Un itinerario che, dalla definizione di eugenetica del 1883 a quella di antiziganismo dei giorni nostri, passa per quello scientismo razziale che ha impregnato l'Occidente per la prima metà del '900 e del quale, nella Germania nazista, attori principali furono i ricercatori della Centrale di ricerca di biologia razziale diretta da Robert Ritter.
In appendice, è pubblicata la dissertazione integrale della tesi di dottorato di Eva Justin, dal titolo "Il destino dei bambini zingari educati in modo estraneo alla loro razza e della loro progenie".