Nel 1970 Sergio Ortega compose, dedicandolo a Salvador Allende, El Pueblo Unido Jamás Será Vencido ("Il popolo unito non sarà mai vinto"), un inno che dopo l'11 settembre 1973 fu cantato dai dissidenti cileni che protestavano contro il golpe di Augusto Pinochet.
Nel corso degli anni è stato cantato in centinaia di manifestazioni in tutto il mondo. La versione iraniana della canzone - peraltro già usata dagli studenti contro lo scià di Persia e prima della salita al trono degli ayatollah - è tornata recentemente in voga, dopo l'esplosione delle manifestazioni in solidarietà a Mahsa Amini (la 22enne curda uccisa dalla polizia morale dopo essere stata trattenuta perché, pare, non avesse indossato bene il velo).
Questo video, ben presto diventato virale in tutto il mondo, è stato girato il 29 ottobre 2022 all'interno della facoltà di musica dell'università di arte di Teheran mette al centro le tematiche dello slogan "Jin, jiyad, azadi" ("Donna, vita, libertà"). Un coro di giovani donne vestite di nero e a capo velato (l'identità non è nota) iniziano a scandagliare "Jin, jiyad, azadi", poi inizia il canto. Tra i versi si sente, in persiano, "Liberiamoci dai ceppi della schiavitù" e "Siano strappati via questi abiti da servi, si spezzino le nostre nere notti, diventi un’ascia ogni frusta”.