I cambiamenti climatici stanno colpendo con intensità maggiore le zone più povere del nostro pianeta. Ed è facile immaginare come, in luoghi già difficili del mondo, una diminuzione delle aree con risorse idriche e alimentari costringa la popolazione a dividersi una fetta più piccola delle stesse, causando nuovi conflitti o acuendone di preesistenti. Se tutto ciò si combina con l’instabilità politica del Paese interessato dai mutamenti fisici e sociali e con un governo autoritario che sottrae agli abitanti territori e acqua per realizzare dighe e coltivazioni redditizie, non è difficile dar forma a conseguenze devastanti.
All’incontro, avvenuto in occasione dell'inaugurazione del Giardino dei Giusti di Milano dopo i lavori di riqualificazione, hanno partecipato il giornalista ambientale e geografo Emanuele Bompan e il giornalista Simone Zoppellaro.