Attivista iraniana, nel 2008 è diventata vicepresidente del DHRC, Defenders of Human Rights Center, organizzazione che ha difeso i prigionieri politici e di coscienza nei procedimenti giudiziari. Narges Mohammadi ha dedicato la sua vita alla lotta per i diritti umani in Iran contro l'oppressione della teocrazia iraniana. Si è opposta alle condanne a morte ordinate, anche contro i minorenni, da parte del regime, denunciando gli ufficiali giudiziari responsabili di tortura. Dagli anni '90 entra ed esce dalle carceri. L'ultimo arresto risale al 21 aprile 2022, quando è stata condannata a scontare otto anni di prigionia per presunti crimini contro la sicurezza nazionale dell'Iran. Il 6 ottobre 2023 ha ricevuto il Premio Nobel per la Pace "per la sua lotta contro l'oppressione delle donne in Iran e per promuovere i diritti umani e la libertà per tutti".
A Narges Mohammadi sarà dedicata una targa al Giardino dei Giusti di tutto il mondo di Milano il 6 marzo 2024.