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Obama, voto e protesta civile per avere reali cambiamenti

l'appello dell'ex presidente ai giovani che manifestano per Floyd

Nel clima di tensione per gli scontri violenti scoppiati negli Stati Uniti dopo l'uccisione del 46enne afroamericano George Floyd da parte di un poliziotto a Minneapolis, l'ex presidente Barack Obama ha lanciato un messaggio di speranza per i giovani afroamericani, che hanno assistito a troppe violenze. "Voglio che sappiate che voi  contate, che le vostre vite contano, che i vostri sogni contano,  ha detto riprendendo lo slogan BlackLivesMatter che accompagna da giorni le manifestazioni di protesta negli Stati Uniti e in tutto il mondo.

Obama si è schierato con le migliaia di manifestanti pacifici che chiedono la fine della discriminazione razziale e la riforma della polizia, riconoscendo il valore del loro impegno. "Per coloro che hanno parlato di protesta, ricordo solo che questo Paese è stato fondato sulla protesta - si chiama Rivoluzione americana", ha detto intervenendo, con il suo ex Procuratore generale Eric H. Holder Jr. e un gruppo di attivisti di Minneapolis, a una tavola rotonda online organizzata da My Brother's Keeper Alliance, la fondazione no profit da lui fondata nel 2014.

Senza mai citare il presidente in carica Donald Trump, che aveva chiesto l’intervento dell’esercito per domare la rivolta, Obama ne ha preso nettamente le distanze e ha affermato il valore della protesta civile come mezzo per l'affermazione dei diritti. "Ogni passo del progresso in questo Paese, ogni espansione della libertà, ogni espressione dei nostri ideali più profondi sono stati vinti attraverso sforzi che hanno reso scomodo lo status quo", ha affermato Obama nell'intervento. "E dovremmo tutti essere grati alle persone che sono disposte, in modo pacifico e disciplinato, a essere là fuori a fare la differenza". Sia il voto che la protesta possono "portare a un vero cambiamento" e questi tempi spaventosi "possono essere un'opportunità".

Dopo aver invitato tutti i sindaci degli Stati Uniti a rivedere le direttive sull'uso della forza e a modificare le norme di condotta della polizia per contenere i conflitti - nella convinzione che la stragrande maggioranza degli agenti di polizia non sia violenta e appoggi le riforme - l'ex presidente ha espresso la speranza che gli americani si uniscano per rivendicare l'uguaglianza razziale.
Un richiamo forte a superare le divisioni e ad agire razionalmente che Obama aveva già rivolto giorni fa, quando aveva raccomandato ai manifestanti di trasformare la rabbia in azioni politiche, votando per il candidato democratico Joe Biden (suo vice dal 2009 al 2017) alle elezioni presidenziali in novembre, e di impegnarsi per ottenere le leggi che rendano gli agenti di polizia responsabili degli abusi di potere. "Dovremmo lottare per assicurarci di avere un presidente, un Congresso, un Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti e un sistema giudiziario federale che riconoscono realmente l'effetto distruttivo che il razzismo ha nella nostra società e vogliono fare qualcosa per cambiare questo sistema".

La gravità della situazione, con il dilagare di scontri e saccheggi in numerose città in tutti gli stati, ha spinto Obama a prendere posizione in vista delle elezioni presidenziali in autunno, in cui il candidato democratico Biden dovrà cercare di conquistare la maggioranza dei voti in un Paese già messo a dura prova dalla pandemia da Covid-19, che ha causato 1,924 milioni di contagi e 110mila decessi, e dalle polemiche e divergenze sulla gestione dell'epidemia tra Trump e buona parte della comunità scientifica guidata dal Dottor Anthony Fauci.
Alla crisi sanitaria si è aggiunta quella economica, con 21 milioni americani senza lavoro e un tasso di disoccupazione del 13,3% in maggio, in leggera flessione dal 14,7% di aprile, il livello più alto dalla Grande Depressione del 1929.

Un disastro senza precedenti che l'amministrazione attualmente in carica a Washington non sembra in grado di affrontare, secondo Obama, che rimprovera al suo successore una totale incapacità di gestire la crisi sanitaria."Più di ogni altra cosa, questa pandemia ha finalmente alzato il sipario sul fatto che così tante persone con ruoli di comando non sanno cosa stanno facendo. E molti di loro non fingono nemmeno di saperlo" ha affermato l'ex presidente il 16 maggio in occasione della cerimonia per i laureati degli Historically Black Colleges and Universities o H.B.C.U., i college e le università storicamente frequentati da afroamericani, fondati prima dell'emanazione del Civil Rights Act del 1964 con l'intenzione di formare i giovani della comunità afro-americana. 

L'evento è stato un omaggio a oltre 27.000 studenti di 78 istituti che, come ha sottolineato Obama, hanno superato molte difficoltà per arrivare alla laurea e in diversi casi sono i primi nella propria famiglia a raggiungere questo traguardo. "Vi viene chiesto di trovare la vostra strada in un mondo investito da una pandemia devastante e da una terribile recessione. Il momento non è ideale. E siamo onesti: una malattia come questa mette in luce le disuguaglianze e i maggiori oneri che le comunità nere hanno dovuto affrontare storicamente in questo Paese. Lo vediamo nell'impatto sproporzionato del Covid-19 sulle nostre comunità, proprio come lo vediamo quando un uomo di colore va a fare jogging, e alcune persone hanno la sensazione di poterlo fermare, fargli delle domande e sparargli se non si sottomette al loro interrogatorio", ha detto Obama ai giovani laureati.

Ma l'ex presidente ha anche voluto incoraggiare i giovani universitari, la futura classe dirigente che dovrà impegnarsi per risolvere i problemi ed eliminare le storture del sistema. "L'ingiustizia come quella vissuta oggi non è nuova. La novità è che gran parte della vostra generazione si è risvegliata con la consapevolezza che lo status quo deve essere cambiato; che i vecchi modi di fare le cose non funzionano; che non importa quanti soldi guadagni se tutti intorno a te hanno fame e sono malati; che la nostra società e la nostra democrazia funzionano solo quando pensiamo non solo a noi stessi, ma agli altri. Se il mondo migliorerà, dipenderà da voi. Questo è il momento di cogliere l'iniziativa. Nessuno può più dirvi che dovreste aspettare il vostro turno. Nessuno può più dirvi "è così che è sempre stato fatto". E soprattutto, questo è il vostro momento - il mondo che la vostra generazione dovrà modellare".

E infine l'invito diretto di Obama ai giovani ad assumere la responsabilità di questo processo di cambiamento: "spero che siate audaci. Spero che abbiate una visione non offuscata dal cinismo o dalla paura. Come giovani afroamericani siete stati esposti, prima di altri, al mondo così com'è. Ma in quanto giovani laureati degli H.B.C.U. l'educazione vi ha anche mostrato il mondo come dovrebbe essere".

Viviana Vestrucci, giornalista

8 giugno 2020

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