
L'ex militare Pedro Pimentel ha subito la condanna simbolica a 6060 anni di carcere per aver partecipato al massacro di Dos Erres avvenuto nel 1982 in Guatemala.
La strage fu un sanguinoso episodio della lunghissima guerra civile che devastò il Paese nel corso delle varie dittature militari.
Il condannato era un membro dei Kaibiles, un militare addestrato alla battaglia contro i guerriglieri. Il 6 dicembre 1982 gli uomini entrarono in un villaggio cercando le armi rubate dai guerriglieri. Non le trovarono ma accusarono gli abitanti di collaborazionismo con i ribelli: i civili vennero torturati, uccisi, le donne e le bambine violentate. I corpi furono gettati in un pozzo da dove vennero estratti solo negli anni Novanta, al termine della guerra civile: si trovarono 171 persone, almeno 67 avevano meno di 12 anni.
I giudici hanno condannato l'uomo a 30 anni per ogni persona uccisa, aggiungendo altri 30 anni per crimini contro l'umanità. L'uomo si è difeso dicendo di non aver partecipato al massacro.
Le leggi del Guatemala prevedono fino a un massimo di 50 anni di carcere per i crimini più gravi.