"La Nussbaum parla di ciò per cui “dovremmo lottare”, cioè “formare i nostri ragazzi al pensiero critico e sviluppare le loro capacità intellettuali d riflessione”. Questo metodo educativo, secondo l’autrice, è nato con Socrate, si è sviluppato attraverso diverse culture e oggi è quanto mai necessario al mantenimento delle democrazie nel mondo.Sono infatti gli studi classici, letteratura, teatro, arte, ad insegnarci a capire l’altro e immedesimarci con lui e quindi a non stigmatizzare ed escludere le minoranze. Sono gli studi umanistici che “trasmettono ai giovani il messaggio che gli esseri umani sono tutti vulnerabili e mortali e che questa consapevolezza ci rende socievoli e inclini all’umanità”.
Un’educazione tecnica, mirata a generare giovani con conoscenze adatte solo al lavoro e alla produzione non risulterà utile nemmeno alle aziende. L’autrice cita infatti casi di fallimenti aziendali dovuti alla mancanza nei dipendenti di ragionamento autonomo, capacità di critica del management e creazione di idee originali. La formazione tecnica non va confusa con la formazione scientifica: “la formazione scientifica negli anni recenti è andata proprio nella direzione a uno stimolo delle capacità di pensiero critico, analisi logica e immaginazione.
“La Nussbaum parla di ciò per cui “dovremmo lottare”, cioè “formare i nostri ragazzi al pensiero critico e sviluppare le loro capacità intellettuali d riflessione”. Questo metodo educativo, secondo l’autrice, è nato con Socrate, si è sviluppato attraverso diverse culture e oggi è quanto mai necessario al mantenimento delle democrazie nel mondo".
recensione tratta da LibreriaAssaggi.it