Elham Asghari, 32 anni, ha percorso a nuoto 20 km nel Mar Caspio in otto ore l'11 giugno, in una spiaggia riservata alle donne, in presenza di un rappresentante della Federazione di nuoto iraniana.
Uscita dall'acqua, le è stato notificato che il suo record non può essere registrato perché "non è previsto l'uso del costume da bagno per le donne". Asghari ha dichiarato ai giornalisti che non ha nuotato in costume, ma con "una combinazione di: muta integrale, cuffia, vestito e foulard" come mostrano alcune foto che la mostrano decisamente coperta per essere una nuotatrice.
Infatti, precisa l'atleta, "tutti quegli indumenti con l'acqua pesavano 6 kg e tutto il mio corpo ne ha risentito". La ragazza si è subito recata a incontrare il Sottosegretario agli affari femminili e sportivi Marzieh Akbaradi, una donna, che le ha "consigliato di cambiare disciplina, come se fosse facile per un nuotatore professionista diventare un giorno un tennista".
Elham Asghari, che insegna nuoto ai bambini, ha accusato le autorità iraniane di "impedire alle donne di progredire", e si è rivolta anche agli internauti postando un video in più lingue su YouTube, dove spiega le umiliazioni che è costretta a subire e ringrazia per il sostegno che ha ricevuto sui social network.
In Iran le donne possono utilizzare le piscine pubbliche solo in giorni e orari particolari. Sono inoltre obbligate a recarsi in spiagge "femminili", dove devono comunque rimanere coperte. Non possono nuotare in mare aperto né partecipare a gare all'estero.