Il toccante documentario mostra il dietro le quinte della campagna internazionale di Nadia Murad per ottenere giustizia per i crimini commessi contro gli Yazidi e contro di lei, imprigionata e schiavizzata sessualmente come migliaia di altre donne e bambine. La trasformazione di Nadia da vittima e rifugiata ad attivista, la sua tenerezza, il modo pensieroso in cui accarezza i lunghi capelli e la forte amicizia con Murad Ismael, direttore esecutivo di Yazda.