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Cari insegnanti: lettera per il Seminario online 2020 di Gariwo

di Anna Maria Samuelli

Cari insegnanti,

mai ci è apparso tanto urgente raccogliere le forze, coinvolgere storici, filosofi, intellettuali, collaboratori e ambasciatori di Gariwo, i colleghi della sezione didattica, il nostro staff e preparare per voi un seminario di approfondimento sui temi cruciali che compongono l’anima di Gariwo. Sono tante le realtà che ieri come oggi ci appaiono intollerabili e di conseguenza siamo tentati dall’idea della “missione impossibile”, esitanti tra fatalismo e amarezza. Noi tentiamo invece di rompere le barriere che ci confinano nelle terre deserte e nell’immobilità. Vi chiamiamo ad essere viandanti curiosi su strade perigliose diretti a “nuove Itache”. Vi chiamiamo a compiere un percorso che vi fa diventare “archivisti del bene”, custodi e promotori di memorie capaci di rigenerare l’umanesimo e di gestire l’imprevedibile. Questo nella convinzione che il racconto delle storie dei Giusti può diventare per i vostri studenti un materiale che produce empatia, partecipazione, assimilazione attiva di conoscenze, motivazioni al lavoro. Tante realtà dell’agire dei Giusti possono essere fatte nostre; si tratta di esempi e di scelte di vita che ci immergono in territori non conosciuti, aprono uno spazio illimitato alle domande e mostrano che si possono tradurre le parole in “buone pratiche”. Responsabilità etica, memoria, coscienza civile, un’interconnessione capace di vincere gli elementi distruttivi che ci invadono.

Il nostro presidente, Gabriele Nissim, ha scritto che la memoria è prima di tutto un pensiero che chiede rielaborazione. La memoria del bene, il bene possibile, viene consegnata da Gariwo al racconto delle azioni dei Giusti e la narrazione diventa “esperienza”.

Abbiamo la speranza che dopo gli incontri di un seminario online fatto di ascolto e dialogo con filosofi, storici, intellettuali e artisti, rimaniate con noi. Abbiamo fiducia di avervi al nostro fianco, tutti “ambasciatori di Gariwo” per i vostri studenti, per le vostre comunità, per diventare i portatori di spinte ideali che contrastano la diffusa ed evidente assuefazione al male. Sarebbe bello che dagli stimoli ricevuti nascesse lo scambio di idee innovative, di progetti e di percorsi che hanno al centro l’obiettivo di formare studenti capaci di amicizia, che si concretizza nella solidarietà e nel riconoscimento dell’altro. La responsabilità etica richiesta nell’emergenza sociale che stiamo vivendo, non è legge imposta dall’esterno, ma nasce dalla relazione, dalla capacità esercitata nel quotidiano di mettersi dalla parte dell’altro, di “riconoscerlo”, di diventare punto di resistenza costituendosi come “soggetti morali”. I Giusti, pilastri su cui si regge il ponte tra passato, presente e futuro, ci impediscono di ridurre il mondo a noi stessi e ci guidano sul percorso della “cura dell’altro” che è anche l’unico modo per avere cura di sé e sapersi orientare negli spazi di libertà che appaiono grandemente dilatati nel nostro mondo interconnesso.

Grazie per esservi iscritti così numerosi a questa avventura che il primo ottobre cominceremo a vivere insieme.

Annamaria Samuelli

Analisi di Annamaria Samuelli, Responsabile Commissione educazione e cofondatrice di Gariwo

29 settembre 2020

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